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Ribelle – The Brave: intervista ai doppiatori italiani del film.

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Ribelle – The Brave: intervista ai doppiatori italiani del film.

Una delle caratteristiche dell’ultimo film Pixar, Ribelle – The Brave, è la splendida ambientazione nelle Highlands scozzesi, da cui deriva la caratterizzazione di molti personaggi, in particolare maschili. Da Re Fergus, il padre della coraggiosa protagonista Merida, ai tre Lord che giungono al castello per presentare i loro eredi e pretendenti alla mano della principessa, l’universo maschile del film pullula di kilt e altri elementi dell’immaginario legato a quelle verdi lande sconfinate. Rendere nella traduzione quegli scambi di battute e l’ironia che sottende alle figure dei tre Lord non sarà compito facile, ma i doppiatori italiani Giobbe Covatta, Enzo Iacchetti e Shel Shapiro hanno preso il compito con grande divertimento. Divertimento che ci hanno trasmesso anche in questa intervista che hanno realizzato insieme alla caustica doppiatrice della strega del film, Anna Mazzamauro (vi ricordiamo che QUI potete trovare la recensione del film, e QUI la nostra intervista al regista Mark Andrews e alla produttrice Katherine Sarafian).

 

Com’è andata questa esperienza come doppiatori?

Giobbe Covatta: In sintesi direi che mi sono divertito molto. Avevo poca esperienza di doppiaggio, e dare la voce a un cartone è molto diverso rispetto a doppiare altri attori. Vi direi che è un processo più libero, ma in realtà i direttori del doppiaggio sono sempre molto rigidi nel chiedere le cose in un certo modo. Diciamo che le prime battute le ho fatte come mi venivano, e tutti si sbellicavano. Ma come spesso accade coi registi, il concetto è “Sì sì, bellissima. Famone n’altra”. Quindi a piccoli passi ho capito come fare e in fin dei conti mi sono divertito come un matto. E vi dirò, se il Sig. Disney mi vuol fare doppiare tutti i suoi film, io sono disponibile!

Anna Mazzamauro, che difficoltà ha incontrato nel fare la strega?

G.C.: Nessuna!

A.M.: No, infatti. Ma cosa vorresti dire, scusa?

G.G.: Nulla. Che sei bravissima.

A.M.: Ah ecco. Comunque dicevo che ovviamente ci siamo divertiti a farlo, altrimenti che lo avremmo fatto a fare?  La difficoltà con era nel personaggio che dovevo interpretare, ma essendo abituati tutti alla libertà da palcoscenico, è stato molto difficile scavalcare l’onda della libertà e adattarci alla fisicità e all’intenzione del personaggio. A teatro le intenzioni nostre, al massimo concediamo 5 minuti al regista, in questo caso invece è stato molto diverso. Ma il direttore del doppiaggio Carlo Valli, è stato bravissimo, c’è stata solo questa difficoltà di adeguarci alla situazione nella maniera più serena e divertita possibile.

Ribelle The Brave Character Image Witch

Quali sono i vostri rispettivi personaggi?

A.M.: Oddio non me lo ricordo, sarà che sono rimasta così sconvolta dal dover fare la strega che non devo averci fatto caso! Comunque sul copione c’era scritto “La strega”, non credo abbia un nome.

G.B.: Io sono Lord Dingwall!

Shel Shapiro: MacGuffin!

Enzo Iacchetti: Macintosch! Siamo i capi di tre clan scozzesi.

E infatti nella versione originale è molto marcato l’accento scozzese dei vostri personaggi, come vi siete regolati per il doppiaggio? Avete dato delle inflessioni dialettali diverse? Siete stati scelti per questo?

E.I.: Lo scozzese tra noi è solo Shel. Io nel doppiaggio sono stato me stesso, nel senso che parlo come faccio normalmente e anzi, ogni tanto sbagliavo perché sono milanese e quindi mi correggevano un po’ su quello. Mi è piaciuto il mio personaggio perché è molto attivo, sta sempre lì a darsele di santa ragione con gli altri Lord. E poi sono io: ha il nasone come me, è magro come ero qualche hanno fa… Credo che ci abbiano scelto per il physique du rôle più che per le inflessioni.

G.C.: Infatti io, che ho doppiato per primo, li ho riconosciuti a loro due. Appena  ho visto il suo personaggio ho pensato, questo non può essere che Iacchetti.

A.M.: Si può dire che i personaggi abbiano scelto noi.

G.C.: Sì, a me ha proprio telefonato, personalmente!

E non avete patito invidie di sorta?

S.S.: Io volevo essere Macintosh!

E.I.: Davvero, volevi essere me? E invece io non ho capito, perché tu sei l’unico che fa lo scozzese?

S.S.: A parte gli scherzi, è stato fantastico entrare nel mondo di cartoni animati, e per di più Diney! Nonostante la mia età, anche io sono cresciuto con i suoi film: è un mondo di “make believe” dove tutto è fantasia, ma è trattato come se fosse realtà. C’è una doppia lettura che è assolutamente spaesate all’inizio, soprattutto un doppiatore. Devi entrare in questo gioco divertente di diventare una persona reale in un mondo irreale. La difficoltà del lavoro, perciò, è stata portare serietà in un mondo così fantasioso e irreale.

G.C.: Vedi però… Io non ci sarei arrivato.

E.I.: Eh già, bravo Shel, hai detto una cosa bellissima!

G.C.: Bravo bravo. Direi che non c’è niente da aggiungere, possiamo anche andare tutti a casa!

Un’ultima domanda ad Anna. Cos’ha pensato quando l’hanno chiamata per fare la strega, cos’ha rsiposto?

A.M.: Che lo sono già! In realtà erano indecisi se farmi fare la strega o la principessa: vedete che il colore dei capelli corrisponde! A parte gli scherzi, credo che mi abbiano scelto proprio per la mia, diciamo, atipicità. Carina no, l’alfa privativa, privata un po’ di tutto a dire il vero. Dicevo, penso che mi abbiano scelto per la mia particolarità, non solo fisica, ma anche per quella caratteriale e tutte le altre cose negative che io ho… Se ci frequentassimo, insomma, lo scoprireste da soli.

G.C.: E infatti non ci frequentiamo.

A.M.: Infatti. Ma tu, scusa, chi sei?

Ribelle – The Brave  farà il suo ingresso nelle sale italiane il 5 settembre 2012. Per maggiori informazioni potete consultare le nostre News dal Blog. Vi ricordiamo inoltre che qui trovate la pagina facebook italiana del film.


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